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Gli stemmi araldici possono appartenere a
persone o a enti. Gli stemmi appartenenti a persone
possono riferirsi a tutti i componeti di un'intera famiglia,
detto stemma famigliare, oppure ad una sola persona, detto
stemma personale. Quando si parla di stemmi di enti si potranno
riferire a due categorie, stemmi per enti territoriali, regioni,
province, comuni e città; oppure stemmi a carattere morale,
fondazioni, banche, accademie, etc. In araldica non esistono
regole che indichino le parti essenziali, anche se diverse
correnti di pensiero ritengono lo scudo, l'elmo e la corona le tre
parti fondamentali per comporre uno stemma
araldico.
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Lo stemma Reale della Sovrana Casa
di Heristal |
Scudo: uno dei pezzi più importanti dell'armatura
dei cavalieri antichi. Araldicamente è forse la parte
più interessante perchè qui veniva riprodotto lo stemma
del cavaliere che lo imbracciava. |
Elmo: costituito da quella parte di armatura che
protegge il capo del cavaliere, viene di norma collocato
sopra la parte superiore dello scudo |
Corona: collocate sul lato superiore dello scudo,
indicavano il titolo del cavaliere che le
portava. |
Svolazzi:
pezzi di stoffa che scendevano dalla
coppa dell'elmo del cavaliere, probabilmente fungevano
da protezione dai raggi solari. |
Cercine:
pezzo di stoffa attorcigliata,
utilizzato per legare gli svolazzi
sull'elmo. |
Manto: posto dietro lo scudo con funzione
decorativa |
Cimiero:
figura che solitamente rappresenta uno
dei simboli dello scudo, serviva per intimorire il
nemico, per farsi riconoscere nelle mischie e per
proteggere ulteriormente il capo |
Grido di
guerra: grido che i soldati
lanciavano in battaglia riportato sullo
stemma. |
Tenenti:
figure umane, animate o inanimate che,
poste ai lati dello scudo, hanno la funzione di
reggerlo. |
Distinzioni di
dignità: hanno la funzione
di identificare la carica del proprietario dello
stemma | |
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